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06/05/2024
IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE (THE VIRGIN SUICIDES) (ED. REST.)

95 minuti

Genere: Dramma - Romance
Regia: Sofia Coppola
Lingua: Originale sub ita

Trama: Cinque sorelle fra i quindici e i diciannove anni vivono infelici, tormentate da genitori che credono di fare il loro bene. La madre è integralista e cieca: costringe una delle sorelle, per punizione, a bruciare i dischi più cari. Il padre è molle e latitante, tutto preso a costruire i suoi modellini. Certo, ci sono i ragazzi che le corteggiano e le stimano, ma non basta. La prima muore gettandosi sulle punte del cancello di casa. Le altre quattro organizzano uno struggente suicidio collettivo

Con: James Woods, Kathleen Turner, Kirsten Dunst, Josh Hartnett, Michael Paré, Scott Glenn, Danny De Vito, A.J. Cook, Hanna Hall, Leslie Hayman, Chelse Swain, Anthony De Simone, Lee Kagan, Robert Schwartzman, Noah "40" Shebib, Jonathan Tucker, Joe Roncetti, Hayden Christensen, Chris Hale, Joe Dinicol, Suki Kaiser, Dawn Greenhalgh, Allen Stewart Coates, Sherry Miller, Jonathan Whittaker, Michèle Duquet, Murray Mc Rae, Roberta Hanley, Paul Sybersma, Susan Sybersma, Peter Snider, Gary Brennan, Charles Boyland, Dustin Ladd, Kristin Fairlie, Melody Johnson, Sheyla Molho, Ashley Ainsworth, Courtney Hawkrigg, François Klanfer, Mackenzie Lawrenz, Tim Hall, Amos Crawley, Andrew Gillies, Mairlyn Smith, Sally Cahill, Tracey Ferencz, Scot Denton, Catherine Swing, Timothy Adams, Michael Michaelessi, Sarah Minhas, Megan Kennedy, Sandi Stahlbrand, Neil Girvan, Jaya Karsemeyer, Leah Straatsma, Mark Polley, Kirk Gonnsen, Marianne Moroney, Anne Wessels, Giovanni Ribisi, Derek Boyes, John Buchan, Conor Dean Smith, Mandy Lee Jones, Thomas Mars

08/05/2024
AS FAR AS MY FINGERTIPS TAKE ME

270 minuti

Regia: Di Tania El Khoury Con Basel Zaraa
Lingua: Italiano

Trama: As Far As My Fingertips Take Me è una performance per un* singol* spettator*, frutto di una commissione di Tania El Khoury all’artista e musicista Basel Zaraa, nato rifugiato palestinese in Siria. Ispirato al viaggio compiuto dalle sorelle di Zaraa da Damasco alla Svezia, l’incontro intimo invita a riflettere sul grado di empatia che si prova verso persone con esperienza di rifugiat*. i polpastrelli delle nostre dita facilitano il tatto e le sensazioni, ma vengono utilizzati anche dalle autorità per un controllo della mobilità. Il lavoro ci porta a riflettere sull'effetto della discriminazione e sull’impatto delle frontiere sulla vita delle persone poiché nell’europa di oggi, il viaggio di un* rifugiat* può essere programmato fin dove arrivano le sue dita. In collaborazione con iff - Integrazione Film Festival

10/05/2024
KIN

60 minuti

Regia: Collettivo Amigdala
Lingua: Italiano

Trama: Kin è una performance in forma di assemblea, costruita attorno a una domanda: come resistono insieme le donne oggi? In questo incontro, dieci donne sperimentano una possibilità di presa di parola, con il canto, con la voce, con il desiderio di alzare la mano. Al centro della scena pagine di spartiti musicali su cui sono state scritte domande, diverse di sera in sera, che fanno da impulso a conversazioni non pianificate. Kin chiede a tuttə - cantantə e pubblico - di praticare l’ascolto prima della partecipazione

11/05/2024
BAD GUYS - Emanuela Martini - Quei bravi ragazzi, i serial killer

120 minuti

Regia:
Lingua: Italiano

Trama: Nel 1931, un omino minuscolo, dagli occhi grandi e all'apparenza miti, si aggirava la notte per le strade di Berlino, adescando e colpendo i più fragili, i bambini: era M, il mostro di Dusseldorf, come recita il titolo italiano del capolavoro di Fritz Lang, ispirato a reali fatti di cronaca del 1929. Quasi il capostipite non solo del noir, ma dell'intero filone dedicato dal cinema (e dalla tv) al serial killer: personaggio nerissimo, inquietante a partire dalla fisionomia banale, spesso fragile, talvolta seducente. Da Norman Bates di Psycho a Patrick Bateman di American Psycho (anthony Perkins e Christian Bale, poco più che ventenni), dagli uomini qualunque Keyser Soze e John Doe interpretati da Kevin Spacey in i soliti sospetti e Seven al meticoloso Matt Dillon di La casa di Jack, dagli incubi seriali di Halloween e Venerdì 13, ai Dexter e Mr. Mercedes televisivi, ai pistoleri solitari di Non è un paese per vecchi e Un giorno di ordinaria follia, un viaggio tra i mostri della porta accanto. Emanuela Martini, romagnola, nata a Forlì, laureata in Scienze Politiche, appassionata di cinema fin dall’infanzia, cresciuta tra i generi più disparati (dai mélo di Sirk a Jerry Lewis, dai musical alla fantascienza) e tra le più eccentriche proiezioni dei cineclub (bergman, Neorealismo, Stroheim, Busby Berkeley e Hammer horror). Critico cinematografico, nel comitato di redazione di “cineforum” dalla fine degli anni ’70, direttore di “filmtv” dal 1996 al 2007, a lungo collaboratore del Domenicale del “sole 24 Ore”, co-direttore di Bergamo Film Meeting dal 1987 al 2007, è stata membro della commissione di selezione della Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia e poi selezionatore di altre sezioni della Mostra, e dal 2007 al 2019 vicedirettore e poi direttore del Torino Film Festival. Da dicembre 2020 è direttore responsabile di Cineforum Rivista. Esperta di cinema anglo-americano, ha scritto: Storia del cinema inglese, Il lungo addio. L’america di Robert Altman, il Castoro su Powell e Pressburger e su Gianni Amelio, Shakespeare e il cinema e numerose altre monografie su generi e autori. Vive a Milano, prevalentemente con compagni felini.

Il corso partirà al raggiungimento minimo di 20 partecipanti.
11/05/2024
DAUGHTERS

15 minuti

Regia: Teodora Grano
Lingua: Italiano

Trama: Daughters è uno spettacolo di danza che, partendo da uno spunto autobiografico, affronta il tema della genitorialità non biologica. Il lavoro riflette su forme di relazioni di cui mancano ancora le definizioni. Inoltre, attraverso elementi di scrittura coreografica e letteraria, mette in discussione la concezione univoca dell’essere figlie

11/05/2024
TOP FAVES

80 minuti

Regia: Ivo Dimchev
Lingua: Italiano

Trama: Ivo Dimchev - Top Faves è un’azione a metà tra concerto, performance, stand-up comedy, quiz show e poesia assurda. Ivo Dimchev, artista bulgaro eccentrico spazia dalla danza alla musica, dal teatro al canto, rompendo generi e confini dell’arte. Si avvale principalmente del corpo e della voce potente e provocatoria, per ammaliare, ironizzare, declamare, giocare, protestare, incantare. Ad alcune persone coraggiose del pubblico verrà chiesto, in cambio di un premio in denaro, di partecipare allo show con un bacio, una danza o un’imitazione di una scena romantica

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